Nel 1983 Valerio De Paolis fonda la BIM distribuendo sul suolo italiano oltre quattrocento titoli. Grazie a lui entra nelle sale Il Favoloso mondo di Amélie, lo sguardo del Che con I diari della motocicletta, il tormento erotico de La pianista, il vento indomito di Into the wild, i turbamenti de I segreti di Brokeback mountain, il free cinema di Terra e libertà, la scomodità riflessiva di Shame, la folle luminosità di Melancholia e moltissimi altri. Dopo aver curato tutta la vita quella che è diventata una delle case di distribuzione italiane sinonimo di qualità, decide di venderla nel 2014. Alla Berlinale 2015 davanti al film di Jafar Panahi, Taxi Teheran, qualcosa cambia. "Nei miei sogni aspetto i vostri film e spero di trovarci tutto quello che hanno tolto a me" - acquista subito il film iraniano che poi diventa l'Orso d'oro. Quest'intuito e quell'ispirazione contribuiscono a farlo ricominciare subito con una nuova distribuzione: CINEMA. Quello che distribuisce Valerio De Paolis è il cinema della verità: un cinema necessario con "film che raccontano le storie della vita, delle persone e non dei personaggi. Film che fanno pensare, film che muovono le emozioni".
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